“La Anteo di Torino venda l’area del retroporto ai cittadini di Varazze”. È la provocatoria affermazione di Sergio Battelli, parlamentare nazionale del Movimento cinque stelle e originario di Varazze. Lo abbiamo ascoltato in merito alla zona T1A1 di Varazze, una ferita aperta
Autore: Maria Chiara Ferrau'
Varazze (Sv) – palme tagliate a villa Malesia dal seminario di Acqui, è regolare?
Palme centenarie che un tempo svettavano su villa Malesia a Varazze, nel savonese, oggi non ci sono più. Il seminario vescovile di Acqui Terme ha tagliato alcune delle palme, pure una che non solo era patrimonio naturalistico, ma anche culturale perché
Traffico di organi: Bonora, “Papa Francesco, ferma i tuoi uomini!”
“Papa Francesco, ferma i tuoi uomini!” Si conclude così l’ultimo messaggio di Renato Bonora a Papa Francesco in merito al grave problema del traffico di organi umani.Bonora fa nomi e cognomi, anche di ecclesiastici, che lui ritiene coinvolti in questa vicenda.
Varazze (Sv)-retroporto, quei mc in più e i lavori fermi al palo da 6 anni
Retroporto di Varazze. Tutto inizia il 13 agosto del 2007 nella cittadina della riviera ligure. Sei anni fa, il 6 ottobre del 2011, poi, viene siglata la convenzione che prevede la riqualificazione e il recupero urbano del retroporto. Facendo un passo indietro, al 2007, il consiglio comunale il 13 agosto approva una delibera che in 7.600 metri cubi di volume dell’area del retroporto. Attualmente il soggetto attuatore, la Anteo di Torino, occupa persino i marciapiedi e una grande area senza aver versato un centesimo.
Traffico di organi umani: il Vaticano chiede di monitorare il deep web
Traffico di organi umani, il Vaticano denuncia la compravendita di schiavi sul web
“Vi autorizzo a dire che il Papa e la chiesa ritengono la vendita di un organo umano un atto immorale. Un crimine contro l’umanità. la donazione è e deve essere un atto d’amore”.
Ex Stoppani, in arrivo 14,8 mln di Euro. Verso la definitiva bonifica?
Sono trascorsi 10 anni dalla sua chiusura. La ex Stoppani, sul confine tra Cogoleto e Arenzano, in Liguria, è ancora fra i siti pericolosi per l’ambiente e la salute del’uomo, nella lista del Ministero dell’Ambiente.